Creatività e fondi europei tra algoritmi, illusioni e rivoluzioni

A cura del Desk Italia Europa Creativa – Ministero della Cultura – DGCC
Modera Giuseppe Cucinotta (scrittore e giornalista musicale, direttore di Pinknoises.it, collaboratore del Corriere della Sera). Con Rita Zappador (Board Director – Assomusica), Marzia Santone (PO Desk Italia Europa Creativa Cultura – MiC DGCC – Ales S.p.A), Andrea Coluccia (PO Desk Italia Europa Creativa Media Bari, Cinecittà), Jaime Castañosa (Head of Marketing & Operations – Melboss), Daniel Gjøde (CEO e Co-Founder Connie), Leila Magnini (Legal and Policy Officer, Directorate-General for Communications Networks, Content and Technology Copyright – Unit I2). Introduce Enrico Bufalini (Project Manager Desk Italia Europa Creativa- Uffici MEDIA – MiC- Cinecittà)
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Musica, audiovisivo, cultura e intelligenza artificiale: in Europa servono fedeli o visionari? L’intelligenza artificiale non è (solo) fantascienza. È una realtà con cui i settori culturali e creativi europei devono confrontarsi. Con un budget di circa 2,5 miliardi di euro, Europa Creativa è il Programma della Commissione Europea che sostiene la cultura e la creatività in Europa. La maggior parte dei bandi dedicati all’innovazione e alla mobilità di artist*, opere e contenuti culturali e audiovisivi include anche l’intelligenza artificiale, i mondi virtuali, gli NFT e altre tecnologie emergenti. Nei Programmi Cultura e Media, l’AI e le tecnologie emergenti aprono nuovi scenari: tra copyright, produzione e promozione dei contenuti, fino all’impatto sul lavoro creativo. Nella sezione CROSS, che collega i sottoprogrammi Cultura e MEDIA, l’AI, insieme alle tecnologie emergenti, è uno dei focus di “Creative Innovation Lab”, un bando a sostegno di strumenti, soluzioni e modelli replicabili a livello europeo per l’audiovisivo e la cultura. La collaborazione tra musica e audiovisivo è uno dei temi principali ed esplorati dai progetti cofinanziati. Con l’AI Act, la Commissione Europea promuove un’etica del digitale e una visione antropocentrica della trasformazione digitale. Lontano da scenari apocalittici di fantascienza, il contesto europeo deve fare i conti con un dato importante: solo il 13% delle aziende europee usa l’intelligenza artificiale. Durante il panel ci sarà una riflessione su questi temi, su un possibile dialogo tra il settore musicale e quello audiovisivo, sulle declinazioni del concetto di innovazione, sul lavoro di chi crea e sulle opportunità di finanziamento del Programma.
Il mito dell’innovazione. In che modo la digitalizzazione plasmerà il futuro digitale dell’Europa?
Leila Magnini (Legal and Policy Officer, Directorate-General for Communications Networks, Content and Technology Copyright – Unit I2) in dialogo con Rita Zappador (Board Director – Assomusica)
Europa Creativa: finanziamenti europei tra musica e audiovisivo
Marzia Santone (PO Desk Italia Europa Creativa Cultura – MiC DGCC – Ales S.p.A) dialoga con Andrea Coluccia (PO Desk Italia Europa Creativa Media Bari, Cinecittà)
Scenari algoritmici: visibilità di prodotti e artist* nei mercati europei e oltre
Jaime Castañosa (Head of Marketing & Operations – Melboss)
Quanto sono importanti le piattaforme per la promozione di artist* emergenti? In un mercato dominato da Spotify, il progetto Videomuse (cofinanziato dal bando “Innovation Lab”) di Melboss è una piattaforma innovativa che unisce arte, tecnologia e blockchain. Videomuse offre a fan e appassionat* nuovi modi per connettersi con artist* e videomaker, i quali espandono le loro narrazioni musicali e visive in nuovi scenari digitali. Videomuse non è l’unico progetto di Melboss, azienda spagnola nata nel 2013, che offre servizi ad artisti, etichette discografiche e altri professionist* del settore musicale. Algo-Rhythms supporta artist* d’Europa nell’espansione verso la scena musicale dell’America Latina (LATAM) e rende accessibili strumenti di marketing avanzato, riservati, per tradizione, alle major discografiche. Il progetto offre soluzioni pilota e attività di empowerment, al fine di potenziare la mobilità di professionist* nel settore musicale, di artist* e delle loro opere verso un mercato strategico di primaria importanza, in cui le industrie culturali europee hanno storicamente incontrato ostacoli o continuano a incontrarli.
Piattaforme e consensi: semplicità, libertà e sicurezza per chi crea
Daniel Gjøde (CEO e Co-Founder Connie)
Connie è una piattaforma europea sviluppata da una startup danese fondata nel 2023 dal team di Stupid Studio per la gestione digitale dei consensi e cofinanziata dal Programma MEDIA (bando “Innovative Tools and Business Models”). Con un’attenzione particolare al GDPR, Connie è pensata per professionist*
Durante un festival, per esempio, Connie raccoglie in tempo reale i consensi all’uso dell’immagine da parte di artist* ospiti e pubblico. Basta un link sul telefono per firmare digitalmente in totale sicurezza e conformità GDPR.